«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

sabato 19 maggio 2018

Lontananze



Amiche care, amici,

ora mi sembra un tempo lontano ere geologiche, ma nemmeno un anno fa ancora vivevo questo amore a distanza, lei mi raggiungeva a Milano di quando in quando - e più di rado perché lavoro e portafoglio non me lo consentiva più di tanto, ero io a raggiungere lei.
Era un amore esaltante, con questi continui distacchi e ricongiungimenti, era come innamorarsi di nuovo daccapo ogni volta.

Ma le lontananze, e le solitudini, proprio io che non ho mai per fortuna nella mia vita sofferto di solitudine, si facevano via via più pesanti da sopportare.
Avevamo questo progetto di iniziare una convivenza vera e piena - io da parte mia anche un progetto di matrimonio che pian piano sono riuscita a condividere con lei che, essendo assai più giovane di me, si mostrava un poco riluttante - ma non sapevamo se questo si sarebbe concretizzato in Italia o in Irlanda.
Personalmente non avevo dubbi sulla scelta, fin dall'inizio, ma lei era (ed è) innamorata dell'Italia, come lo sono gli stranieri che dell'Italia sanno solo il tantissimo bello che il nostro Paese può offrire e trascurano o non sanno il troppo pessimo. Ma poi la situazione da noi si è fatta sempre più irrespirabile, perfino pericolosa per coppie "diverse" come noi, e la decisione è stata presa: sono emigrata io, tanto io dell'Irlanda me ne innamorai durante un viaggio di tre anni fa, prima ancora di incontrare lei e di innamorarmi follemente anche di una irlandese dal pelo rosso e occhi verdi, come nel più puro stereotipo.

Inoltre potevamo sempre tornare come turiste in Italia, che è probabilmente (costi e organizzazione a parte) il modo migliore di "vivere" il nostro Paese - "bello e impossibile" - considerando che io ovviamente, essendo indigena, posso evitare comunque tutte le trappole micidiali tese ai danni dei turisti - e delle turiste ancor di più - straniere.

A quel tempo comunque la solitudine si faceva rabbiosa, intollerabile, ogni volta che la mia amata chiudeva la porta dietro di sé, e sentivo i suoi passi frettolosi scendere le scale e il taxi allontanarsi nella nebbia come in un dramma sentimentale in Bianco e Nero (l'ho accompagnata in aeroporto solo una volta, poi non l'ho fatto più, perché detesto piangere in pubblico).

Mi accorgo adesso di averne scritte molte di poesiole, di volta in volta dolci o disperate, su questa tematica, e mi viene anche la tentazione di raccoglierle tutte in un libretto apposta, che potrei intitolare proprio col titolo di questa cosetta che pubblico oggi: "Lontananze".
Chissà…

Per ora vi lascio alla lettura, amiche dilette e amici, con amore, come sempre, più che mai anzi.
Una vecchia canzone (Modugno) faceva (cito a memoria): "La lontananza sai, è come il vento / Spegne i fuochi piccoli, ma / accende quelli grandi".
Fuoco grande il nostro, un vero incendio!
Auguro di cuore un amore così a tutte/i voi!


M.P.





Lontananze


Ho cercato il tuo nome nel mio nome,
ho cercato il tuo volto
il fuoco dei capelli
i prati e le radure
dei tuoi occhi, ho cercato.

Ho cercato a lungo, ho cercato
nella tua assenza,
ho cercato in me la tua essenza,
la tua vera presenza
pur nell'acre assurda distanza.

Ho cercato le tue mani
riposare ancora sopra il mio seno,
e l'ebbrezza del tuo respiro
mentre le gambe tue - infinite -
si legavano alle mie, avventizie

come radici: ho cercato dentro me
tutto di te, come un riarso altopiano
del Carso cerca assetato nel precipizio
di segrete, e strapiombi, e anfratti
l'acqua pura del fiume sepolto.

È saggio, questo amore?
Oppure è folle, vivere così
di te -  lontano da te -
con te dentro, incisa nel cuore
esposta come una ferita?

«Io non sono te»: è un'illusione
questo confondersi estremo
nella segreta angoscia degli amplessi
rubati al tempo nostro, breve,
troppo breve per non essere vissuto.

Eppure, ora, ora che sei lontana,
ora più che mai sento quanto oro
vero vi è nel dorato frumento
della tua amicizia che, nuda al sole,
nel calore, si è fatta infine amore.



Marianna Piani
Milano, 9 Ottobre 2016


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