«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

mercoledì 8 giugno 2016

Dio è silente


Amiche care, amici,

il confine tra poesia e preghiera, specialmente se risaliamo indietro nella Storia, è piuttosto evanescente, incerto, mutevole.
Vi è quasi sempre della preghiera nella poesia e spesso della poesia nella preghiera, quand'è autentica e sentita, non puramente rituale e mnemonica. Parlo di  "preghiera" intesa in senso ampio, mi perdonino i credenti sinceri che probabilmente non saranno d'accordo, come ispirazione extrareligiosa e al di fuori della mistica, un dialogo con il trascendente che abbiamo introiettato dentro di noi, al di là dei confini delle religioni di ogni genere o nobiltà di fede.
La preghiera, in quanto tale, in quanto dialogo dell'Uomo con la propria immanenza e la propria libertà di coscienza, è antecedente a ogni religione, che è invece la codifica di un atteggiamento umano del tutto spontaneo e incoercibile. In questo senso anche l'ateismo può essere considerato una forma di religione, quando applicato con fede e convinzione estranea al dubbio.

Tuttavia, in questa composizione, scritta quasi involontariamente in forma di preghiera, mi riferisco esplicitamente alla latitanza di Dio, di "un" Dio, in questi tempi storici di esasperato laicismo mercantile, e di religiosità mercificata o finalizzata a potere o dominio. In questo senso il "silenzio di Dio" è terribilmente inquietante, atterrisce, e mi atterrisce profondamente, perché ci viene a mancare il senso ultimo dell'esistenza in quanto tratto finito di un percorso che sentiamo se non infinito, di certo ben al di là della grama finitezza della nostra esperienza materiale di vita.


Amiche dilette, amici, vi lascio, se vorrete, a queste riflessioni, con riconoscenza per la vostra attenzione e, come sempre, con amore.

M.P.






Dio è silente


Dio è silente
da lungo tempo ormai
sopra questa acida città,
sui suoi muri bianchi
e le vetrate cauterizzate
degli uffici,
vuoti nottetempo,
desolati, eppure
illuminati costantemente
a chiarir la via agli ubriachi.

Dio è assente
negli sguardi della gente,
nei frettolosi baci scambiati
sotto i lampioni violacei
che sfrigolano di nebbia e di falene,
e nei vapori azzurri sprigionati
dai motori appena avviati,
e nelle corsie dei supermercati
cariche di niente, tutto
sottocosto. Dio non c'è.

Dio è indifferente
lungo queste vie e strade
che intersecano come destini
i vivi e i morti d'anima
e di cuore, e i morenti
per asfissia di sentimenti,
Dio tesse i suoi legami
con fili di memoria, in cenci
che svolano e s'impigliano
sui lustri cavi dell'altatensione.

Dio non è in questione,
all'uscio della chiesa
affollata d'umile devozione
e riti minimali, e di inganni.
Dio è estraneo
come un migrante sperso
a queste piazze sfatte,
a questi condominii, a questi viali,
ai futili consumi,
alle vanità scurrili.

Dio manca,
Dio ci manca senza appello,

ci manca la sua coscienza, ci manca
anche la sua mancanza, piangiamo
il suo tacito abbandono,
vorremmo ancora, senza saperlo,
il Dio cinico e superbo
degli absidi e delle cattedrali,
come un amante da adorare
nel suo palese tradimento.

Vorremmo ancora la nostra Fede
senza fede, e senza interessi,
la vorremmo indietro

da questo estremo banco dei pegni,
ma Dio è fuggito, Dio si è negato,
e noi rimaniamo in questo
caos civilizzato
del tutto soli, divisi, spersi.
Dio è fuori campo, Dio è miscredente,
Dio è ateo, probabilmente.



Marianna Piani
Milano, 5 Ottobre 2015
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