«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

mercoledì 18 maggio 2016

Mansarda


Amiche care, amici

semplicemente una breve composizione d'immagini e di memoria: la mansarda di cui parlo, dalle parti di Linate, è dove abitai per qualche tempo, assieme a un'amica, i primi anni in cui mi stabilii a Milano, in cerca di lavoro e di una direzione stabile alla mia vita, già a quei tempi piuttosto disastrata…
Il lavoro venne, precario e non sempre appagante; direzione e stabilità, quelle non vennero mai, e la felicità - illusione dei giovani anni - si consumò via via nel quotidiano. Producendo polvere di memoria.


La affido alla vostra lettura, come sempre, con amore

M.P.




Mansarda


Trucioli di storia si compongono
sulla lastra della mansarda
che traspare sull'infinito sopra Linate.

Polveri stanche, guano di piccioni
si depositano a strati eguali, lentamente,

memoria che sedimenta nella mente.

A volte, sono i fiocchi d'una neve
lurida e diaccia a rammentare l'inverno
e la presenza d'una città che piano piano
 

dissolve in bianco; a volte, su quel vetro
incorniciato da una crociera
di legno dolce, frusto, scarnificato

dal greve trascorrere del tempo,
è la pioggia a bussare lieve, oppure
furiosa, appannando, diluendo il cielo.

A volte la luce, il raggio d'un sole estivo
s'impiglia come un'ala iridescente
tra i fili d'una ragnatela disertata.

Intanto, nell'azzurro intenso, denso,
direi vetrificato, incrociano i tagli
scintillanti tracciati dagli aviogetti.

L'incanto è allora il libero mutare,
la metamorfosi nel suo farsi,
il visionario che aspira

al soffio della vita. Quella lastra
in blu è la via di fuga, squarcio aperto
nelle mie recluse mura.


.   .   .

Ma ora, ancora, da quel buco aperto
sull'universo, scorgo solo nebbia
indistinta, raffigurante nulla.




Marianna Piani
Milano, 10 Settembre 2015
.

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