«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

mercoledì 20 aprile 2016

Riconoscenze


Amiche care, amici,

il confine tra la preghiera e la poesia a mio avviso è assai sfumato e misterioso.
Anzi, io credo che la preghiera sia, assieme al salmo, una forma primigenia di poesia, laddove esprime l'animo dell'uomo e la sua disperata angoscia di fronte all'esistenza, la sua solitudine "cosmica", la sua ricerca - detta trascendente- di una ragione (per definizione introvabile) al proprio esistere.

Questa composizione la scrissi immaginandola proprio come una preghiera, una laude, una confessione di gratitudine al cospetto di tutto ciò che la vita mi ha donato, e alle persone che hanno reso la mia vita possibile e sostenibile.

E a voi, amiche dilette e amici, con amore

M.P.






Riconoscenze


A chi m'ha generata,
donandomi questa vita tanto amata,
e per quanto amata a volte
vivamente detestata,
o fuggita, o rinnegata.

A chi m'ha cresciuta
empiendomi d'amore come
s'empie uno scrigno di ricchezze
incorruttibili dal tempo poiché
esse sono della materia dell'eterno.

A chi m'ha educata,
instillandomi goccia a goccia
non la sapienza, non la saggezza,
che sono cose che son negate
a chi non sia divino, o sovrumano:

ma il senso dell'avventura,
quella costante arsura della mente
che ricerca refrigerio nel torrente
e in quella luce spumeggiante
ch'è la nuda pura intelligenza.

A chi m'ha ispirata
nel cuore e nel pensiero,
donandomi la fede, non a un dio,
non a un credo, non a un verbo
rivelato, non a un'idea pregressa:

quella fede mia
ch'è soltanto una forma d'armonia
tra libertà e natura, la fede mia
ch'è la bellezza che pervade il mondo
ed è radice di ogni vita.

A chi mi ha sedotta e quindi amata,
possedendo tutto il mio corpo
con la dolcezza ch'io bramavo,
concedendosi al desiderio mio
con tutto l'abbandono d'un destino.

A chi m'ha accettata
per quel che sono, senza sfida
o pregiudizio, pazza donna
lesbica depressa incostante

sterile puttana - e disperata.

A chi ciò nonostante
m'ha donato pieno affetto
senza nulla attendere in ritorno:
il più prezioso dono che un umano
può ricevere dal mondo.

E infine a chi, aggiungo come postilla,
visita queste mie stanze a cuore aperto:
colei, colui, grazie a cui
io mi tengo ancora in vita;
è l'ossigeno che arde queste carte

di passione, e la speranza forte
che la mia aspra risalita
non sia ancora qui finita.



Marianna Piani
Milano, 6 Agosto 2015
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