«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

domenica 27 ottobre 2013

Fogli volanti


Amiche care, amici,
una settimana fa avevo espresso l'intenzione di abbandonare la frequenza usuale di tre composizioni nuove per settimana, e di iniziare a pubblicarne soltanto due.
Ma che fare, ho pensato di non essere avara, almeno questa settimana ancora. Non ho sentito del resto in proposito abbastanza commenti da parte vostra per sentirmi di prendere una decisione definitiva.

Oggi vi lascio in compagnia di questa grigia serata domenicale - in cui, complice il passaggio all'ora "solare" ci siamo trovati tutti tra le tenebre in modo quasi inaspettato - con una cosetta che compitai ancora in piena estate, a proposito dello scrivere, e di quanto sia illusorio, in confronto, il nostro credere di essere vive, vitali. La vita, per una come me, trascorre tutta attraverso la scrittura, è la sua scrittura stessa. Ma nessuno sa, ora, nessuno può prevedere se questa scrittura è destinata ad attraversare le barriere del tempo, oppure se non sarà che una effimera fiammella di candela, spenta anzitempo dalla tempesta in arrivo.


Buona, dolce serata, amiche mie dilette e amici cari, vi lascio queste riflessioni, come sempre, con amore.
M.P.




 Fogli volanti

 

Essere di carta, sottile come l'illusione
di aver colto un sogno tra mille di quelle stelle.
Carta srappata da un quaderno di pensieri
e devozioni: meno rasserenata, meno rassegnata

dell'essere soltanto uno sbuffo di follia, imprigionato
in una teca di cristallo, come una farfalla
ridotta dall'etere a un frammento di fiamma.
Fossi io quella farfalla, sceglierei di morire.

Non potrei sopportare un solo istante di impazzire
sbattendo frenetica l'ali contro un trasparente diaframma
fino a spezzarle, a renderle monche, prive
di ogni facoltà di sorreggermi al di sopra del mondo.

Inanimata farfalla di carta, è invece, ritagliata da un foglio
fitto di scritte parole, pensieri che attendono il volo,
sollevati da una folata primaverile, assieme ai pollini
pronti alle nozze, o alla polvere dei sentieri.

Un foglio volante danza, anche a lungo, in grazia
della sua impareggiabile leggerezza, prima di lanciarsi
senza più vita giù nel vuoto. Verrà poi forse
chi amo, e rinverrà il mio lascito, sgualcito,

impigliato tra le spine del roveto, in faccia al mare.
Allora - leggendo - forse alla fine mi amerà,
non sospettando mai quant'io in vita l'abbia amata
e desiderata, celandomi dietro un silenzioso timore.

Carta, non voce, rimarrà di me nella memoria
di chi mi ama. Solo un foglio, e poche smarrite parole.



Marianna Piani
Milano, 9 - 10 Agosto 2013

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