«La Poesia è Scienza, la Scienza è Poesia»

«Beauty is truth. truth beauty,- that is all
Ye know on earth, and all ye need to know.» (John Keats)

«Darkness cannot drive out darkness; only light can do that. Hate cannot drive out hate; only love can do that.» (Martin Luther King)

«Não sou nada. / Nunca sarei nada. / Não posso querer ser nada./ À parte isso, tenho em mim todos los sonhos do mundo» (Álvaro De Campo)

«A good poem is a contribution to reality. The world is never the same once a good poem has been added to it. A good poem helps to change the shape of the universe, helps to extend everyone's knowledge of himself and the world around him.» (Dylan Thomas)

«Ciò che premeva e che imparavo, è che in ogni caso non ci potesse mai essere poesia senza miracolo.» (Giuseppe Ungaretti)

mercoledì 13 marzo 2013

Mille unici specchi


Amiche care, e amici gentili, quanlcuno di voi già lo sa: il mio io è diviso, per parafrasare Ronald Laing… La mia mente fatica a mantenere una qualche coerenza. Vi sono momenti in cui mi sembra di essere percorsa da mille fratture, da mille crepe, e di collassare di colpo dentro me stessa in un puviscolo di frammenti, come una statua di gesso percossa da un maglio. Quante volte mi sono sentita così di morire, piuttosto che di continuare a vivere senza una concretezza, un appoggio, una qualsiasi direzione. Quante volte ho cercato un minimo denominatore comune per questi "pezzi di me stessa". Quanti farmaci e cure ci sono volute, e ancora occorrono, per non lasciare che la mia vita si perda per sempre in una deriva senza ritorno. Le giornate trascorrono in una apparenza di normale vita, come tante altre ragazze e persone che mi circondano, eppure ogni mio minuto, lo so, è appeso a un filo, che potrebbe spezzarsi in ogni istante. E infatti a volte, senza preavviso, si spezza, e io mi trovo senza un io, senza una direzione, e senza la minima protezione da ogni possibile offesa, da ogni ferita.
Questa composizione è scaturita in uno di questi momenti, mentre cercavo di resistere aggrappandomi all'unica cosa che in questi casi riesce ancora a tenermi in vita: la scrittura.
E ho cercato di esprimere, in parole l'indicibile smarrimento di quei momenti.
La dedico a voi, amiche e amici, con amore, come sempre

M.P.




Mille unici specchi


M
ille pezzi di me, mille me, come quando bambina
giocavo con le ghiaie di mille e mille colori
della riva rimescolata senza tregua dal mare
Mille visioni su mille superfici agitate
che scoccavano mille faville sotto il cielo d'estate.

Mille e ancora mille gli specchi
che ho incontrato nella mia vita dispersa,
e che hanno a me rimbalzato visioni di me,
come palline impazzite d'una partita ingaggiata
contro la donna che in me s'agita irrequieta.

Riconosco, certo, sulla superficie di ogni cristallo
gli occhi quasi neri, e i capelli come un velo di pizzo,
e le labbra di marzapane, e il tenero solco del seno,
riconosco la donna riflessa, ciò che di lei vedo,
mentre mi osserva con pari sgomento.

Tuttavia la mia mente, costantemente,
si chiede cosa vi sia, al di là del vetro,
al di là dello specchio, nel mondo di Alice,
che è anche il mondo di quella sognatrice
che io sono, al di là dalla donna che sembro.

In mille, mille specchi mi sono imbattuta
sul mio cammino: dal cristallo di ghiaccio
alla lastra della vetrina, dal calice colmo
di vino dorato, al chicco di una ciliegia,
fino ai tuoi occhi, sorella mia, su me fitti.

E in ognuno ho veduto un frammento diverso
di me stessa, mai il mio essere intero, se mai c'era,
mai un istante più lungo d'un battito d'ali.
Fugaci effimere futili apparizioni d'una ragazza,
d'una donna, sfuggenti alla loro stessa durata.

E quando lo specchio alla fine collassò al suolo,
frantumandosi in mille e mille più piccoli specchi,
ciascuno recando con sè un frammento di me:
con esso allora io vidi frantumarsi il mio esistere stesso
in ciò che credetti l'ultimo lido della mia integrità.

Ma tu ti piegasti, su quei frammenti, con ineguagliabile grazia,
ne raccogliesti, tra tutti, il più misero, e me lo recasti
porgendomelo intatto sotto gli occhi. E io mi avvidi
come vi fosse in quella microscopica scheggia
tutta quanta me stessa, e la verità, al di là di essa.


Nebbiuno, 26 Gennaio 2013
Marianna Piani

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